Il Coaching nel Mondo del Lavoro: Quando una Storia Fa Riflettere
In un’aula di un istituto tecnico superiore si è tenuto un incontro speciale: una testimonianza sul mondo del lavoro, sulle sue difficoltà e opportunità, vista con gli occhi di chi ci vive da anni e ha scelto di affiancare a quell’esperienza concreta uno strumento potente come il Coaching.
L’obiettivo era chiaro: non dare risposte, ma offrire spunti, domande, prospettive. Parlare di comunicazione, leadership, senso di responsabilità. E soprattutto, mostrare che ci sono modi nuovi per affrontare i problemi professionali, anche quando sembrano troppo grandi o troppo radicati.
Il risultato? Misto. Una parte degli studenti ha reagito con entusiasmo, partecipando attivamente con domande e riflessioni profonde. Altri invece hanno fatto fatica a cogliere il senso dell’incontro, sentendolo distante, al punto da metterne in dubbio la veridicità.
Ma questo non è un fallimento, tutt’altro. È una fotografia realistica di ciò che accade ogni volta che una storia vera viene raccontata senza filtri: può ispirare o generare resistenza, perché tocca corde che spesso non si è pronti ad ascoltare.
Come ha sottolineato chi ha portato la testimonianza:
“Se anche solo uno di quei ragazzi si porterà dietro uno spunto utile per il futuro, allora sarà stato un successo. E se qualcuno ha pensato che fosse tutto inventato… capita anche tra adulti. Ma a volte, è proprio ciò che suona ‘troppo vero’ a farci riflettere di più.”
Portare il Coaching nelle scuole e nei luoghi di formazione non significa cercare l’approvazione di tutti. Significa piantare semi, sapendo che alcuni germoglieranno subito, altri più avanti… e alcuni magari mai.
Ma vale sempre la pena provarci.
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