Team Alba o Team Tramonto
Con l’arrivo di giugno, riprendo una mia abitudine tanto semplice quanto preziosa: due volte a settimana, alle 5 del mattino, mi infilo le scarpe da running e vado a correre i miei 7-8 km.
Prima che il mondo si svegli. Prima ancora di iniziare la giornata di lavoro (ancora per poco…).
Quasi ogni volta che lo racconto, ricevo la stessa reazione:
“Ma te sei matto? Stai a letto un’ora in più!”
E invece no. Perché quella corsa, in quell’orario, è il mio tempo.
La città è ancora silenziosa, l’aria è fresca, e mentre corro, il sole comincia a salire piano all’orizzonte.
È un momento tutto mio, in cui mente e corpo si incontrano senza fretta.
Ho sempre amato le frasi legate al mattino.
“Il mattino ha l’oro in bocca”, “Chi ben comincia…”, “È la mattina che aiuta il giorno”.
Sì, sono frasi semplici, ma a volte le cose più semplici sono anche le più vere.
Col tempo – forse anche con l’età che avanza – apprezzo sempre di più quella luce che non è solo esterna, ma anche interna.
È il momento in cui scelgo come voglio iniziare: con calma, con respiro, con presenza.
C’è poi una cosa curiosa: se guardi una foto dell’alba e una del tramonto, potresti anche confonderle. I colori, la luce, l’atmosfera... sembrano uguali.
Eppure non lo sono affatto.
Perché non è l’immagine a fare la differenza, ma il significato che le dai.
E allora ti lascio con una domanda:
Tu da che parte stai?
๐๐ฆ๐ข๐ฎ ๐๐ญ๐ฃ๐ข ๐ฐ ๐๐ฆ๐ข๐ฎ ๐๐ณ๐ข๐ฎ๐ฐ๐ฏ๐ต๐ฐ?
Scrivimi, se ti va.
Sono curioso di sapere la tua.
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